venerdì 3 aprile 2009

confessioni




Fin da quando ero una ragazzina, all'interno del gruppo delle mie amichette, sono sempre stata considerata quella giusta a cui rivolgersi per i consigli sul da farsi.
Non che abbia chissà quali doti particolari, ma riconosco di aver sempre avuto occhio per questo.
Mi era semplice vedere la situazione dal fuori, razionalizzare e dare il consiglio giusto.
Certo, i patemi adolescenziali non avevano bisogno di chissà quale studio analitico per essere risolti, ma io avevo una certa esperienza nel settore.
Passati gli anni, devo dire che qualche affezionata, ancora adesso mi considera la confidente di fiducia. E questo mi onora, oltre a farmi felice, ovviamente.
Peccato però che questi miei poteri si annullino completamente quando si stratta di risolvere i miei di problemi.
Niente, la mia capacità di razionalizzare e analizzare la situazione in modo neutrale svanisce nel nulla.
E mi ritrovo così nel casino più totale.
Questo è un periodo complesso della mia vita: cambiamenti, responsabilità, situazioni da accettare e affrontare, poche possibilità di contare sulla mia famiglia, alle prese anche lei con le medesime difficoltà.
Ho passato dei giorni bui, umore altalenante, tristezza e malinconia.
Poi, grazie ai consigli e agli incoraggiamenti che puntuali sono arrivati dalle persone che amo, ho dato una svolta:
quello che non posso cambiare devo accettarlo per tutto il resto è mio dovere fare qualcosa.
E così ho ricominicato a pensare al domani con una serenità che avevo perso.
Sto facendo piccoli progetti su quel che sarà, sto pensando alle vacanze, sto sognando di passare qualche giorno con le persone che più mi fanno stare bene, ho tagliato i capelli, ho fatto acquisti per la nuova stagione, ho recuperato un rapporto che si stava adagiando (non è semplice stare vicino ad una persona costantemente triste, nonostante l'affetto, l'amore o come altro lo volete chiamare).
E soprattutto sorrido.

Tutto questo per ringraziarvi, per la vostra presenza, silenziosa ma intensa.
Non faccio nomi, siete tutti compresi, quelli vicini e quelli lontani, quelli del venerdì sera e quelli del sabato notte ormai mattina, quelli del caffè a casa loro e quelli che si interessano di me tramite gli altri per non essere invadenti.

Vi annuncio con piacere che...
sono tornata.

sabato 28 marzo 2009

riflessioni..



Il vinattiere ti versava un poco d'Inferno.
E tu, atterrita:
"Devo berlo?
Non basta esserci stata dentro a fuoco lento?"



Eugenio Montale

lunedì 23 marzo 2009

liberamente ispirata



Liberamente ispirata al famoso gioco di Marcel Proust:


Il tratto principale del mio carattere?

L'incontrollabile emotività

Il mio principale difetto?

L'incontrollabile emotività

La qualità che preferisco in un uomo?

La capacità di farmi star bene

E in una donna?

La capacità di capirmi, senza parole

Il mio sogno di felicità?

Vivere all'altezza dei sogni che ho

Il mio rimpianto?

Errori commessi dai quali non riesco ad uscire

L'ultima volta che ho pianto?

Di recente, da sola

L'incontro che mi ha cambiato la vita?

Anni fa, sui banchi di scuola. Ho scoperto l'amicizia sincera.

Sogno ricorrente?

Al risveglio, non ricordo nulla di ciò che ho sognato.

Il giorno più felice?

Estate. Una notte di fine agosto. Camminavo in compagnia di amici chiacchierando di ritorno da una serata di musica e birra.
Sentii che non avrei potuto essere più felice di così.

E il più infelice?

Quello deve ancora venire.

Fiore preferito?

Margherita

Colore preferito?

I colori forti, decisi, accesi.

Bevanda preferita?

Vino bianco, frizzantino.

Il mio primo ricordo?

Sul divano, in braccio a papà

Libro preferito degli ultimi anni?

"E' una vita che ti aspetto"

Cantante preferito?

Vasco, Ligabue, Venditti

Il mio primo amore?

Occhi nocciola e cuore di ghiaccio.

Cosa detesto di più di me?

L'irragionevole tendenza a sbagliare, ma è anche l'aspetto di me che più mi fa tenerezza.


sabato 7 febbraio 2009

francy


"...è un pò, che aspetto che, mi chiami,

ma che c’è?

Paura di sbagliare, un’altra volta con me eh?

No che non vedo altre,

Vorrei, sapessi che...

sei tu quella importante, quella che conta per me...eh

...Francy non piangere, con me puoi ridere...


Che non ne vale la pena,

la vita, lo sai, in fondo è tutta una scena e non ti sei accorta mai,

tu vivi troppo di fretta ed io in fondo ho paura,

paura di non tenerti più stretta.

Ti ho resa troppo insicura e ti ho perso allora, lo so, ma non voglio perderti ancora...Francy..."



Francy-Grignani

lunedì 12 gennaio 2009

11 gennaio 1999


..e ti accorgesti in un solo momento

che il tempo non ti sarebbe bastato

a chieder perdono per ogni peccato.


[La guerra di Piero-De Andrè]

giovedì 8 gennaio 2009

oggi..


E' come un retrogusto di sbronza.

La fine di una anestesia.

Una lenta risalita verso la coscienza.

lunedì 5 gennaio 2009

Ciao Di!

Sono 3 mesi ormai che te ne sei andato.

Vengo spesso a trovarti.

Mi piace guardare quelle foto in cui sorridi e perdermi tra tutti quegli oggettini che ogni settimana qualcuno ti regala.
L'ultima volta c'era un alberello di natale bianco.
Quel cioccolatino tondo e rosso invece c'è dal primo giorno e li resterà per molto.


Questa volta c'erano anche i nostri fiori. Te li abbiamo portati il giorno del tuo compleanno.

Incontro spesso delle "sciure", queste signore nascoste nei loro cappotti si aggirano li intorno cercando di capire.
Alcune tacciono. Altre invece mi chiedono di te.
Quando racconto cosa ti è successo la reazione è sempre la stessa:
"por fioo" ripetono malinconicamente come un ninna nanna triste.

E' così ingiusto.
Non ci volevo credere. Mi sembrava impossibile.
Ti avevo visto partire per l'America questa estate ed era così che continuavo ad immaginarti. Felice.

Sono passati 3 mesi. Sono tanti e pochi nello stesso tempo.
Tanti, troppi giorni senza te e troppo pochi per curare il dolore.
Ci manchi.

Nell'ultima immagine che ho di te sei vestito da lavoro, sei stanco e sporco, sorridi da sotto il caschetto a quello che ti sta filmando e dici quella stupida frase che ancora oggi noi ci ripetiamo per sentirci meno soli.


Ciao Di!