Fin da quando ero una ragazzina, all'interno del gruppo delle mie amichette, sono sempre stata considerata quella giusta a cui rivolgersi per i consigli sul da farsi.
Non che abbia chissà quali doti particolari, ma riconosco di aver sempre avuto occhio per questo.
Mi era semplice vedere la situazione dal fuori, razionalizzare e dare il consiglio giusto.
Certo, i patemi adolescenziali non avevano bisogno di chissà quale studio analitico per essere risolti, ma io avevo una certa esperienza nel settore.
Passati gli anni, devo dire che qualche affezionata, ancora adesso mi considera la confidente di fiducia. E questo mi onora, oltre a farmi felice, ovviamente.
Peccato però che questi miei poteri si annullino completamente quando si stratta di risolvere i miei di problemi.
Niente, la mia capacità di razionalizzare e analizzare la situazione in modo neutrale svanisce nel nulla.
E mi ritrovo così nel casino più totale.
Questo è un periodo complesso della mia vita: cambiamenti, responsabilità, situazioni da accettare e affrontare, poche possibilità di contare sulla mia famiglia, alle prese anche lei con le medesime difficoltà.
Ho passato dei giorni bui, umore altalenante, tristezza e malinconia.
Poi, grazie ai consigli e agli incoraggiamenti che puntuali sono arrivati dalle persone che amo, ho dato una svolta:
quello che non posso cambiare devo accettarlo per tutto il resto è mio dovere fare qualcosa.
E così ho ricominicato a pensare al domani con una serenità che avevo perso.
Sto facendo piccoli progetti su quel che sarà, sto pensando alle vacanze, sto sognando di passare qualche giorno con le persone che più mi fanno stare bene, ho tagliato i capelli, ho fatto acquisti per la nuova stagione, ho recuperato un rapporto che si stava adagiando (non è semplice stare vicino ad una persona costantemente triste, nonostante l'affetto, l'amore o come altro lo volete chiamare).
E soprattutto sorrido.
Tutto questo per ringraziarvi, per la vostra presenza, silenziosa ma intensa.
Non faccio nomi, siete tutti compresi, quelli vicini e quelli lontani, quelli del venerdì sera e quelli del sabato notte ormai mattina, quelli del caffè a casa loro e quelli che si interessano di me tramite gli altri per non essere invadenti.
Vi annuncio con piacere che...
sono tornata.
Non che abbia chissà quali doti particolari, ma riconosco di aver sempre avuto occhio per questo.
Mi era semplice vedere la situazione dal fuori, razionalizzare e dare il consiglio giusto.
Certo, i patemi adolescenziali non avevano bisogno di chissà quale studio analitico per essere risolti, ma io avevo una certa esperienza nel settore.
Passati gli anni, devo dire che qualche affezionata, ancora adesso mi considera la confidente di fiducia. E questo mi onora, oltre a farmi felice, ovviamente.
Peccato però che questi miei poteri si annullino completamente quando si stratta di risolvere i miei di problemi.
Niente, la mia capacità di razionalizzare e analizzare la situazione in modo neutrale svanisce nel nulla.
E mi ritrovo così nel casino più totale.
Questo è un periodo complesso della mia vita: cambiamenti, responsabilità, situazioni da accettare e affrontare, poche possibilità di contare sulla mia famiglia, alle prese anche lei con le medesime difficoltà.
Ho passato dei giorni bui, umore altalenante, tristezza e malinconia.
Poi, grazie ai consigli e agli incoraggiamenti che puntuali sono arrivati dalle persone che amo, ho dato una svolta:
quello che non posso cambiare devo accettarlo per tutto il resto è mio dovere fare qualcosa.
E così ho ricominicato a pensare al domani con una serenità che avevo perso.
Sto facendo piccoli progetti su quel che sarà, sto pensando alle vacanze, sto sognando di passare qualche giorno con le persone che più mi fanno stare bene, ho tagliato i capelli, ho fatto acquisti per la nuova stagione, ho recuperato un rapporto che si stava adagiando (non è semplice stare vicino ad una persona costantemente triste, nonostante l'affetto, l'amore o come altro lo volete chiamare).
E soprattutto sorrido.
Tutto questo per ringraziarvi, per la vostra presenza, silenziosa ma intensa.
Non faccio nomi, siete tutti compresi, quelli vicini e quelli lontani, quelli del venerdì sera e quelli del sabato notte ormai mattina, quelli del caffè a casa loro e quelli che si interessano di me tramite gli altri per non essere invadenti.
Vi annuncio con piacere che...
sono tornata.