lunedì 27 novembre 2006

S.


Lei è S.
Lei è la mia migliore amica.
Lei è come un nastro dove io registrato i miei filmati migliori.
I più importanti.
I più belli.
Cresciamo insieme da quando abbiamo iniziato le scuole superiori.
Me lo ricordo perfettamente quel giorno, eravamo così diverse eppure ci siamo trovate in fretta senza bisogno di tante parole.
Non ci siamo più lasciate.
Nel frattempo sono cambiate così tante cose che se ci penso quasi mi gira la testa, ma soprattutto siamo cambiate noi, e tanto.
Lei ora è una donna, io non lo sono ancora.
In tutti questi anni c’è stato un solo giorno in cui siamo state davvero lontane.
E’ stata colpa mia, come sempre.
E nonostante lei mi abbia perdonato, questo non è sufficiente per me, sono io a dover perdonare me stessa.
Ma per ora non ci sono ancora riuscita.
Il perché di questo giorno è un capitolo troppo lungo, ma che prima o poi tratterò.
Per ora mi accontento di questo e di ringraziare per il fatto che nulla si sia rovinato tra di noi, se non parte della mia autostima.
Ma anche su questo ci sto lavorando.

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