
...nello stesso tempo cambiare è anche una minaccia alle nostre sicurezze, alle regole abituali e consolidate. Di fronte al cambiamento siamo sempre divisi tra il desiderio e la paura, tra l'attesa e l'incertezza. Questo gioco così rischioso e così aperto non ha garanzie di riuscita, può avere successo e può fallire esponendoci continuamento alla minaccia di perderci.
Non c'è metamorfosi senza perdita e senza visione: si può cambiare forma solo se si è disposti a perdersi, a meravigliarsi e ad immaginare. Le favole di cui hanno bisogno gli abitanti di un mondo disincantato non parlano più di fate e di streghe, ma debbono pur sempre insegnarci la meraviglia.
(tratto da Melucci, "Il gioco dell'io")
certe volte sono davvero contenta di studiare quello che studio...soprattutto quando tra i libri di testo degli esami, trovo dei piccoli capolavori come questo =)